LA RABBIA NEI BAMBINI: COME GESTIRLA?

a cura di Milva Alpi

esperta ventennale di benessere corpo mente emozioni

psicosomatica e guarigioni emotive

La rabbia è una delle emozioni primarie.

E’ molto importante per un genitore o un’insegnante sapere come gestire uno scatto di rabbia in un bambino.

Nei bambini questa emozione è molto frequente come tirare calci, urlare, dire NO, tirare i capelli o dare schiaffi alla mamma: tutti gesti di aggressività.

Alla base di questo comportamenti c’è una “mancanza” nei confronti del bambino da parte del genitore: non lasciarlo libero di esprimersi o muoversi, essere invadente nei suoi spazi, dire spesso dei no, non considerare i suoi bisogni, imporre troppe regole.

Le situazioni che molto spesso innescano rabbia nei figli avvengono quando si impongono loro delle regole.

I bambini hanno bisogno di tempo e di “esercizio” per metabolizzarle e farle loro.

Ad esempio quando chiediamo loro di sedersi a tavola, di lavarsi, di andare a scuola, di vestirsi.

Lo stile educativo non dovrebbe essere né privo di regole né troppo autoritario: entrambe le impostazioni favoriscono l’aggressività.

La mancanza di regole complica la vita dei figli perchè si sentono persi, senza una guida; nel secondo caso, invece, i bimbi si sentono rifiutati.

Bisogna dare poche regole, chiare, semplici da comprendere e bisogna cercare di rispettarle con fermezza spiegandogli il perché di quel comportamento e

soprattutto essere coerenti (un NO lo è sempre e un SI anche).

La rabbia è un’emozione che va contenuta: i genitori dovrebbero imparare a gestire la loro emotività e non dovrebbero andare in ansia o arrabbiarsi (anche se non è molto semplice dopo una giornata molto stressante).

Il bambino allora si ribella e scarica l’emozione attraverso questi atteggiamenti.

Da una parte è un bene altrimenti rimane somatizzata nel corpo, ma quello che si può fare è insegnargli a scaricarla in modo non aggressivo nei confronti di qualcuno, ad esempio trasformarla in gioco facendogli battere i piedi a terra o dare pugni ad un cuscino urlando come ad imitare un leone.

Un’altra soluzione potrebbe essere quella di avvertirli poco prima che avvenga il “cambio di scena”.

Anticipare che da lì a poco ci si dovrà dedicare a una nuova attività.

“ Adesso finiamo questo libro, dopodichè andiamo a lavarci le mani e ci mettiamo a tavola”.

“Ora stiamo qualche minuto sul lettone e ci facciamo le coccole, ma tra poco ci spostiamo nella tua cameretta e ci rilassiamo perchè tra poco è ora di fare la nanna”. Sinceramente la maggior parte delle volte questa strategia funziona!

Gli adulti dovrebbero essere il più prevedibili ed empatici possibili con i bambini perchè il comando improvviso potrebbe non funzionare, ma soprattutto potrebbe innescare una reazione di rabbia difficilmente gestibile.

I bimbi, infatti, sono rassicurati dalle situazioni prevedibili.

Dall’altra parte, è risolutivo invece, andare all’origine del perché di questa rabbia.

Questo è compito del genitore di stare nella presenza, nell’empatia, mettersi nei panni del bambino e cercare di capire cosa è successo prima di questo scarico emotivo.

Diventarne consapevoli porta a trasformare la situazione o l’atteggiamento con cui ci si approccia al bambino in una determinata situazione come menzionato sopra.

Trasformare il comportamento genitoriale porta alla risoluzione emotiva anche nel bambino.

a cura di Milva Alpi

esperta di benessere e operatrice olistica

elaborazione lutti e traumi emotivi

guarigioni spirituali con gli Esseri di Luce

consulenze psicologiche e Fiori di Bach

https://www.milvaalpi.com/LA MEDICINA DELL’ANIMA

OGNI SINTOMO UN MESSAGGIO DELL’ ANIMA di Milva (1° parte)

esperta in psicosomatica e consulente emozionale

Si può guarire da una malattia?

E’ sicuramente tra le cause possibili, però bisogna imparare a capire quali sono i segnali che il nostro corpo ci invia.

Se non sappiamo interpretare i messaggi del nostro corpo, ci ammaliamo.

Se li ascoltiamo, li riconosciamo come emozioni represse, possiamo guarire.

Tutte le malattie derivano da uno stato mentale o da emozioni trattenute, come afferma anche la Medicina del Dott. Hamer.

Siamo nati, e ancora prima i nostri genitori e i nostri nonni, in un periodo in cui l’educazione ci ha insegnato che prima di tutto vengono i “doveri”: il lavoro, la casa, i figli….

E noi come persone? Le nostre esigenze? I nostri bisogni? Annullati!

Sapete a quale somatizzazione corrisponde quanto detto sopra?

Al mal di schiena! Soprattutto lombalgia e sciatalgia.

“Troppi doveri e pochi piaceri” informo sempre i miei clienti sofferenti di questo disturbo.

Ahimè! Ho dovuto constatare in tutti questi anni che il 90% delle persone ne soffre o ne ha sofferto almeno una volta nella sua vita.

Insegno e insisto sempre molto di prendersi tempo per loro stessi, ogni giorno, almeno un’ora, sforzandosi in un primo momento, perché non si è abituati, ma piano piano si capisce e si sente il beneficio di andarsi a fare una passeggiata, di leggersi un libro, andare in palestra, dedicare tempo ad un hobby, ecc..

E’ molto importante farlo!

Ci sono persone che mangiano esageratamente, diventando obese, semplicemente si buttano nel cibo per colmare un vuoto affettivo: il loro unico bisogno è l’amore che, forse, non hanno ricevuto da piccoli.

Fino a ché non entrano in contatto con loro stessi guarendo quel bambino interiore che ha tanto sofferto, avranno sempre una mancanza dentro.

Donne piene di cellulite nelle gambe per una grande rabbia somatizzata per non sentirsi rispettate dal partner o sul lavoro e non riuscire a rispettarsi loro stesse.

Dubbi, preoccupazioni, ansietà provocano insonnia.

Quando non sopporti una persona, non la digerisci viene acidità allo stomaco, reflusso o coliche se si accumula rabbia non sfogata.

Quando ti senti solo e triste, basta un minimo colpo di freddo per prenderti il raffreddore: il corpo piange.

Il mal di gola e l’abbassamento della voce ti assale quando hai tante cose da dire e non hai con chi sfogarti o confidarti.

La pressione sanguigna sale quando non esprimi le emozioni che veicolano nel sangue (emo=sangue, zione=azione) e sei imprigionato dalla paura.

Le artrosi avvengono quando la tua mente non si apre, sei troppo rigido e anche i muscoli si contraggono.

La diarrea è un atto di difesa dell’organismo che vuole eliminare ciò che percepisce come una paura e non lo vuole sentire, così lo elimina.

La stitichezza ti indica che hai dei segreti nel tuo inconscio che ti otturano e non trovi chi ti comprenda senza giudicarti.

Il nervosismo aumenta i respiri, come se ti mancasse l’aria, causando dolori al petto ed emicrania. (segue)

di Milva Alpi (tratto dal mio libro “Io sto in piedi da sola”) I LIBRI

Studio di Terapie Naturali – C.so Garibaldi 22 – Faenza

Tel. 335 5737090 su appuntamento

Operatrice Olistica e scrittrice

Milva Alpi   Channeler medianica e sensitiva

Ha avuto alla nascita esperienza di premorte, miracolata da Padre Pio che ora è una delle sue guide spirituali, ha contatti con l’Arcangelo Michele, il Maestro Gesù e i Maestri Ascesi della Luce.

Comunicazione telepatica ed empatica con le persone, ha costantemente esperienze spirituali di viaggi astrali nel campo quantico.

Insegna meditazioni quantiche di guarigione.

Da oltre 30 anni aiuta le persone nella guarigione fisica, emotiva e spirituale.

Esperta in psicosomatica e guarigione traumi emotivi.

channeling e consulenze individuali in studio a Faenza e on line su appuntamento

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